San Giovanni Battista Scalabrini

Era il primo giugno del 1905, festa dell’Ascensione, e le campane del duomo di Piacenza non suonarono quel mattino a festa: pochi istanti prima delle sei era spirato il vescovo. La malattia che si portava dietro da tempo, e che per pudore aveva tenuta nascosta, si era aggravata durante la visita, durata quasi sei mesi, ai suoi missionari e alle comunità italiane del Brasile. Era stata una visita pastorale che aveva suscitato entusiasmi indescrivibili: intere giornate a cavallo, quarantamila cresime, incontri ad ogni livello. Un suo missionario, testimone di quel viaggio, scriverà che il santo vescovo era da considerarsi “apostolo e martire degli italiani emigrati”.

A Piacenza era arrivato nel febbraio 1876: aveva 36 anni. Nato a Fino Mornasco (Como), prima professore e rettore in seminario e poi parroco in città, a suggerire il suo nome a Roma era stato don Bosco, venuto a conoscenza e da lui poi pubblicate le conferenze che Scalabrini aveva tenuto sul Concilio Vaticano I, riguardanti il rapporto tra fede e scienza.

Impostò subito il suo programma di pastore: conoscenza minuziosa della realtà delle parrocchie, che visiterà per ben cinque volte nei ventinove anni di episcopato e catechesi, che costituirà l’aspetto qualificante della sua attività pastorale. Darà vita, infatti, già nel primo anno, alla prima rivista catechistica italiana, Il Catechista Cattolico, che avrà poi una diffusione a livello nazionale e che chiuderà le pubblicazioni nel 1940; scriverà un testo di catechismo, che un vescovo americano non esiterà a definire “scritto da un genio”. Questo impegno per l’educazione religiosa avrà il suo culmine nel 1889 con l’organizzazione del primo Congresso Catechistico Nazionale.

Non erano anni tranquilli, a livello sociale e politico, quelli di fine Ottocento e Scalabrini non si estraniò dal dibattito allora in corso, in particolare per quanto riguardava la ‘questione romana’, schierandosi decisamente per una conciliazione tra Stato e Chiesa, perché, diceva, “pretendere di voler distruggere i grandi fatti contemporanei, i quali non sono che conseguenza dei precedenti, e volerli distruggere o col dolce far nulla, oppure con una sistematica opposizione a priori, è per lo meno assai poco razionale”. Le sue croci più dolorose gli verranno purtroppo da questa suo punto di vista.

Durante la sua prima visita pastorale fece una scoperta che divenne per lui una vera sofferenza finché non ne trovò una soluzione: l’emigrazione, fenomeno che aveva coinvolto anche tanti suoi fedeli. La storia lo ricorderà soprattutto per il suo impegno in questo campo ed è anche il titolo con cui San Giovanni Paolo II lo qualificò il giorno della sua beatificazione, il 9 novembre 1997: “Padre e Patrono dei migranti”.

Il 27 agosto 2022 papa Francesco, nel corso del concistoro, annuncia la data della canonizzazione del beato Giovanni Battista Scalabrini, che viene poi celebrata in piazza San Pietro il 9 ottobre 2022.

Il Santo GB Scalabrini fu Fondatore di due congregazioni religiose, i Missionari e le Missionarie di San Carlo, e di un’Associazione laicale, la San Raffaele. Al suo carisma più tardi si ispirerà un gruppo di giovani donne per dar vita, nel 1964, ad un Istituto secolare.

La sua eredità più attuale, quella che fa di lui un profeta del mondo nuovo, si riassume nella visione che aveva di un’umanità unificata attraverso le migrazioni: “mentre le razze si mescolano, si estendono e si confondono, si va maturando l’unione in Dio di tutti gli uomini”.  Questa sua grandiosa visione dovrebbe spronare tutti, specie i cattolici, ad aprire la propria mente ed il proprio cuore all’ accoglienza della diversità di razze, lingue e culture come mezzo più opportuno per assecondare il disegno di Dio che vuole l’ unità, non l’ uniformità, tra tutti i suoi figli.

La Congregazione

La Congregazione dei Missionari di San Carlo – Scalabriniani  – è una comunità internazionale di religiosi, che, in 32 paesi dei cinque continenti, seguono i migranti di diversa cultura, lingua ed etnia. È stata fondata il 28 novembre 1887 dal Beato Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), vescovo di Piacenza (Italia). Era l’epoca della grande emigrazione dall’Italia e dall’Europa verso le Americhe: un imponente fenomeno di cui Scalabrini seppe cogliere la portata sotto il profilo sia sociale che ecclesiale.

La Congregazione, al 1 settembre 2019, conta 6 confratelli Vescovi,  550 sacerdoti, 5 Fratelli missionari, 8 Diaconi e 87 Studenti chierici.

Direzione Generale

Casa San G.B. Scalabrini

Via Ulisse Seni 2
I – 00153 Roma
www.scalabrini.org

(Inizio del mandato della Direzione generale: 25 ottobre 2018)

Superiore generale                                     P. Leonir Mário CHIARELLO
1 Consigliere e Vicario generale               P. Giovanni BORIN
2 Consigliere generale                               P. Mariano CISCO
3 Consigliere generale                               P. Mário GEREMIA
4 Consigliere e Segretario generale         P. Renato Graziano BATTISTELLA
Economo generale                                      P. Giovanni BORIN
Procuratore generale                                 P. Luigi SABBARESE

Regione Beato Giovanni Battista Scalabrini

(Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lussemburgo, Mozambico, Portogallo, Sud Africa, Svizzera)

Direzione regionale

Rütimeyerstrasse 16
CH – 4054 Basel

www.scalabrini.net
www.facebook.com/RegioneBeatoScalabrini

(Inizio del mandato della Direzione regionale: 1 marzo 2019)

Superiore regionale                                     P. Mauro LAZZARATO
Vicario ed Economo regionale                  P. Carlos CAETANO
Consigliere regionale                                  P. Lorenzo PRENCIPE
Consigliere regionale                                  P. Joseph Dominique Kiweme BARLY
Consigliere regionale                                  P. Corrado CAROLI
Consigliere regionale                                  P. Jonas DONAZZOLO
Consigliere regionale                                  P. Valerio FARRONATO