La nostra storia in due righe
La storia della MCI a Ginevra è cominciata nel 1900, quando arrivò da Cremona il primo missionario italiano, don Luigi Motti, inviato da Mons. Geremia Bonomelli, vescovo di quella diocesi e fondatore di una associazione per l’assistenza agli italiani emigrati in Europa, l’Opera Bonomelli.
Inizialmente l’attività religiosa si svolse nella parrocchia St. Joseph e poi in quella dedicata al Sacro Cuore. Due anni dopo, 1902, arrivava un secondo missionario, Don Adolfo Dosio, torinese, lui pure inviato dall’Opera Bonomelli, al quale fu affidata, all’inizio, la cura degli italiani presenti a Carouge. Gli italiani del Cantone di Ginevra, da una relazione ufficiale del 1908, erano 18.000, dei quali 15.000 permanenti e 3.000 temporanei.
Nel 1910, per motivi di salute, don Motti rientrò in Italia e a don Dosio venne affidata anche la missione di Ginevra, quartiere Les Eaux-Vives. Negli anni successivi don Dosio ebbe la collaborazione di altri sacerdoti italiani, ma nel 1939, sentì il bisogno di passare la mano e chiese l’intervento dei Missionari Scalabriniani. Arrivò così come collaboratore P. Enrico Larcher, che nel 1942, alla morte di don Dosio, assunse la responsabilità della missione.
In ottanta anni di presenza, gli Scalabriniani che hanno lavorato tra Ginevra e Carouge sono poco meno di una quarantina. Assistenza religiosa e iniziatiave sociali sono dagli inizi le caratteristiche che qualificano la presenza della Missione Cattolica Italiana di questo Cantone. A Monsignor Adolfo Dosio (1878-1942), risale anche la ristrutturazione delle opere e delle attività sociali, confluite abilità giuridica della gestione delle opere.
La Nostra Comunità
Una lunga storia, tanti volti di missionari e suore, infinite presenze di laici, uomini e donne, che hanno scritto la cronaca quotidiana della missione, tante vicende e mille iniziative che hanno portato la nostra comunità a sentirsi sempre più parte della chiesa locale di Ginevra, sia pure in uno specifico servizio pastorale e sociale rivolto agli italofoni e non solo.
Attraverso queste pagine desideriamo invitarvi a conoscere tanto il presente quanto il passato della nostra missione. Il presente, ricco di contributi e testimonianze dei numerosi gruppi che contribuiscono ad animarla: dall’Equipe Pastorale al Consiglio di Comunità, dal Consiglio di Parrocchia alle Catechiste, alle Suore Orsoline e alla pastorale giovanile e famigliare. Il passato è documentato dai riferimenti alla storia della Missione e dei Missionari Scalabriniani nonché alla Societé de la Chapelle Italienne che si è sempre fatta carico delle necessità materiali delle Missione.
Il volto della missione di lingua italiana è in continuo cambiamento e si sta arricchendo nella diversità culturale che è stata ufficializzata anche dalla costituzione, da parte del compianto Vescovo Bernard Genoud, di un’unica Unità Pastorale Multiculturale (UPM) con le Missioni Cattoliche di lingua spagnola e portoghese.
Uno Sguardo al Futuro
Siamo chiamati a scrivere pagine sempre nuove, un invito a camminare insieme, a fare l’esperienza di una famiglia aperta all’incontro con l’altro, nella quotidianità, sul lavoro, in missione, nelle tante situazioni di vita, qualunque sia la storia, l’origine, la cultura, la religione.
È bello voltarsi indietro e godere compiaciuti di quanto si è fatto in oltre un secolo, ma è stimolante sentire che siamo chiamati a guardare avanti, perchè altre sfide ci attendono, sfide che esigono da noi scelte che tengano conto dei problemi della nostra gente e delle indicazioni di questa Chiesa, nella quale viviamo e della quale ci sentiamo a tutti gli effetti parte integrante.
Uno sguardo al passato per dire grazie a chi lo ha vissuto e costruito con enorme generosità e ingegno, e uno sguardo al futuro che si presenta ricco di stimoli verso una piena e rinnovata cattolicità.