I 3 segni del Giubileo
Il pellegrinaggio. E’ un’icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è un pellegrino che percorre una strada fino a raggiungere la meta agognata. La misericordia di Dio, Porta Santa per eccellenza, è una meta da raggiungere, un abbraccio che rende felici e richiede sacrificio e conversione.
Segni di speranza da offrire
1. Lavorare per la pace nel mondo, specialmente in un periodo segnato da tragedie e guerre
2. Sostegno e vicinanza agli ammalati, offrendo sollievo alle loro sofferenze attraverso visite e affetto
3. Valorizzazione degli anziani, riconoscendo la loro esperienza di vita e la loro saggezza
4. Attenzione verso coloro che vivono in condizioni particolarmente difficili, come persone con disabilità e patologie limitanti
5. Sostegno ai giovani, affinché non perdano la speranza di realizzare i propri sogni
6. Accoglienza e sostegno ai migrantiin cerca di una vita migliore
7. Offerta di perdono e consolazione a coloro che si trovano in condizioni di disagio come i detenuti
Indulgenza
Papa Francesco ricorda che “nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati”. La misericordia di Dio è più forte anche dell’impronta negativa che i peccati lasciano nei nostri pensieri e comportamenti, in questa vita o nel tempo dopo la morte terrena. E diventa indulgenza del Padre che si guadagna con la preghiera, la partecipazione a sacramenti, l’adempimento di opere di carità o altre pratiche religiose che la Chiesa concede in particolari condizioni o tempi speciali, come l’anno giubilare.
I fedeli, “pellegrini di speranza”, potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregando secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, vivendo momenti di adorazione eucaristica o meditazione e concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e Invocazioni a Maria.
In caso di gravi impedimenti, i fedeli «veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi o alle visite», potranno conseguire l’indulgenza giubilare alle stesse condizioni se «reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita».
L’indulgenza potrà essere applicata «in forma di suffragio alle anime del Purgatorio»